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MAMME DI CATANIA
Lo spazio dedicato alle Mamme di Catania

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bambinicapricciosi

Come gestire i capricci dei bambini.

 

 

 

 

 

Tante sono le mamme che esasperate dai continui capricci dei propri bambini si rivolgono al pediatra o allo psicologo per chiedere consiglio. Come bisogna comportarsi?

 

 

I nostri comportamenti sono il risultato delle esperienze che viviamo. Se un comportamento da noi manifestato riceve una risposta positiva, esso verrà associato ad un'esperienza di gratificazione e verrà quindi da noi  riproposto.

 

 

Al contrario, se un nostro comportamento darà luogo ad un'esperienza negativa, probabilmente eviteremo di riproporlo in futuro.

 

 

Quando un bambino fa un capriccio, di fatto egli mette in atto un comportamento al quale possono seguire generalmente due tipologie di risposte:

- Il genitore asseconda il capriccio

- Il genitore non asseconda il capriccio

 

Nel primo caso cosa apprenderà il bambino? E' una logica semplice: "se voglio una cosa, se piango per ottenerla la mamma/papà alla fine mi accontenteranno".

 

 

Assecondare il capriccio fa sì che si associ un'esperienza positiva e di gratificazione all'emissione di un comportamento target (es.piangere, dimenarsi). In questo modo il bambino imparerà che il capriccio è un comportamento per lui positivo perché gli consentirà di ottenere ciò che vuole.

 

E' importante che un genitore abbia ben chiaro questo meccanismo. Quando un bambino si comporta "male", ad esempio non rispettando una regola datagli, il genitore come risponde? Probabilmente non elogerà tale disubbidienza e piuttosto spiegherà al proprio bambino che disubbidire è un comportamento negativo e sbagliato.

 

Il capriccio è allo stesso modo un comportamento negativo che quindi non va rinforzato.

 

 

Quali sono le "tecniche" o i "consigli" che allora può utilizzare un genitore in questi casi?

 

Un primo consiglio è OSSERVARE.

 

In quali circostanze si presenta un capriccio? cosa succede prima che questo venga manifestato?

E cosa accade dopo se lo stesso viene assecondato?

 

Osservare questi aspetti consente di comprendere qual è il circolo stimolo-risposta che sta alla base di un comportamento capriccioso e consente quindi di interrompere il circolo vizioso che rinforza ed alimenta un capriccio.

 

Ad esempio: un bambino ogni volta che entra in un negozio di giocattoli inizia a piangere chiedendo che gli venga comprato un giocattolo.

 

Osservare, ci potrebbe consentire in questo caso, di rilevare che la circostanza in cui si manifesta il capriccio è l'entrare nel negozio di giocattoli e che il comportamento capriccioso (piangere) probabilmente cesserà quando il giocattolo verrà acquistato.

 

Sapremo quindi che è su questi due aspetti che bisognerà intervenire affinché un comportamento capriccioso possa essere modificato ed estinto.

 

Un secondo accorgimento che i genitori possono usare è quello di utilizzare la NEGOZIAZIONE.

 

Contrattare con il bambino può essere un modo per gestire i suoi comportamenti. Stabilire poche ma chiare regole comportamentali e discuterne con il proprio figlio, può essere un modo per responsabilizzarlo rispetto alle conseguenze positive e/o negative di certi comportamenti.

 

Una tecnica educativa molto utilizzata in questo senso e facilmente attuabile dai genitori è la "Token Economy".

 

Essa consiste in una forma di contrattazione educativa in cui vengono stabiliti alcuni obiettivi comportamentali, il cui rispetto consentirà di accumulare alcuni gettoni (token) che permetteranno di ottenere dei premi.

 

Il vantaggio della Token Economy è che essa consente un dialogo ed una contrattazione chiara tra bambino e genitori che insieme costruiscono un proprio contratto.

 

I premi possono essere anche non materiali. Ad esempio: giocare 10 minuti ai videogame se si ci è comportati bene e non si è fatti capricci.

 

Un ulteriore consiglio è poi quello di saper IGNORARE un capriccio.

 

Un comportamento capriccioso acquisisce potere dal momento in cui esso consente di ottenere ciò che si vuole. Ignorare un capriccio consente di "depotenziare" il comportamento capriccioso e permetterne l'estinzione.

 

Infine un ulteriore consiglio che possono adottare i genitori è quello di DIALOGARE  con i propri bambini.

 

Discutere del perché un comportamento sia sbagliato, delle relative conseguenze e negoziare con lui comportamenti alternativi più positivi è un modo per responsabilizzare un bambino rispetto alla propria condotta e insegnargli modelli di comportamento che siano per lui ben comprensibili.

 

Punire un bambino perché fa un capriccio, senza discuterne con lui e senza spiegargli il perché esso sia negativo, di fatto è un comportamento poco proficuo che poco gli insegna.

 

Dott.ssa Ramona Putrino.

sito: www.psicologaputrino.it

 tel: 3397763097